“Ma sei sicuro?”
“Sì ti dico, l’ho letto!”
“Sì, ma dove? Insomma, hai verificato?”
“Ma no, ho letto il titolo, era evidente: “Il sistema solare non esiste”. Ti mando il link.”
Martino scrolla il profilo facebook annuendo con convinzione: “Vedrai.” dice, incominciando ad agitare le gambe convulso. “Cacchio, cacchio, vedi!?! L’hanno tolto, maledetti!”.
“E chi l’avrebbe tolto esattamente?”
“Ma i soliti no: Soros, Bill Gates e i Massoni fasciocomunisti. La solita combriccola di rettiliani daiii. Io non so proprio come fai a non rendertene conto.” conclude Martino, lanciando l’iPhone sul tavolino.
Marta raccoglie il telefono e scorre con calma l’inquietante wall del profilo di Martino: “Eccolo.” dice. “Il Sistema solare non Esiste. Nuove prove smascherano il grande inganno.”
“Sì, sì proprio quello!” dice Martino entusiasta.
“Ma l’articolo l’hai letto?”
“Ancora! Ma certo che no, non ho mica tempo, poi cosa c’è da leggere, il titolo dice tutto. Evidentemente il tipo è un giornalista con le palle, mica uno di quei venduti del minstiming.”
“Mainstreaming, si dice mainstreaming.”
“Ah la signorina precisini, dai, avanti leggi, se non ti basta il titolo per crederci, spreca ‘sti due minuti della tua vita e approfondisci, verifica, dubita.” Martino incrocia le braccia e la guarda, con la fronte corrucciata.
“Ok, allora clicco.”
“Vai, vai, a quanto pare non hai nulla di meglio da fare.”
“Leggo?”
“Leggi, leggi, magari cominci a capire la truffa.”
Marta alza gli occhi al cielo, sospira e inizia:
“Il Sistema solare non Esiste. Nuove prove smascherano il grande inganno.”
“L’hai gia detto, dai dai, vai al dunque.”
Martina lo guarda un po’ male: “Autore: Luciano” continua Marta. “Posso cliccare sopra Luciano, per vedere chi è?”.
“Eh sì adesso passiamo la mattinata a guardare il telefono. Dai, leggi sto posto.”
“Post.” lo corregge marta, Martino sbuffa, ora, è arrabbiato.
“Finalmente c’è la prova! Dopo secoli di oscurantismo scentifico, senza la i, – commenta Marta – finalmente l’evidenza delle mie teorie che condividiamo in tanti a, senza h, – chiosa Marta – conseguitto, con due t.” sottolinea Marta.
Martino sbatte il pugno sul tavolo “E allora sei proprio una di loro. Lo fai apposta, rompi la lettura per mitificare il messaggio.”
“Mistificare Martino, si dice…”
“Ahhh che palle, vuoi leggere e basta per favore e se trovi un errore te lo tieni per te, è mica un professore di grammatica il Luciano. Sbaglio?”
“Vabbè.” dice Marta e ricomincia a leggere: “la prova definitiva della bonta delle afermazioni della resistenza umana che si opone alle bugie che hanno cofesionato per farci credere nel cosiddetto Sistema Solare. L’ex addetto alle pulizie della Compania Rettiliana Smitt e Wilson ha finalmente roto il muro di opertà.”
“Opertà?” chiede Martino.
“Eh, mi hai detto di non sottolineare gli errori, io leggo com’è scritto.”
“Sei proprio in malafede, guarda, lasciamo perdere.”
“Ma no dai, finiamo, mancano cinque righe, dai lo correggo mentre leggo, ok?”
Martino annuisce, un po’ schifato.
“Johnny Milestone, senza aver ricevuto alcun compenso, ha dichiarato al Sacramento Time: “Il Sistema Solare non esiste, Smith & Wilson in realtà sono i produttori dei grandi proiettori che proiettano i cieli, le stelle e le maree. La verità è che l’universo, per come lo conosciamo, non esiste.”. Dopo queste incredibili dichiarazioni, non si può aggiungere molto. Ovviamente, Johnny Milestone è costretto a una vita da fuggiasco e invito tutti i membri della resistenza umana a dargli assillo, se non muore. Ah no, scusa, asilo, credo sia: dargli asilo.”
“Cazzo ma ti rendi conto? Cioè se non fosse per il Sacramento Times non lo sapremmo. Dai vedi l’articolo.”
“Ma non c’e nessun link, se vuoi cerco il giornale.”
“Pua! Fatica sprecata, l’avranno già tolto.”
“Posso vedere chi è Luciano?”
“Se proprio ci tieni tanto, vediamo, così lo capisci che questo è uno colle palle, avrà lavorato al Sacramento Time vedrai, l’ha avuta così la soffiata! Ecco il mistero dei repusi, sarà cresciuto in Ammerica.”
“Refusi Martino… Vabbè, allora clicco su Luciano”
“Vai.”
“Ah.” dice Marta, ha una risata che le spinge nello stomaco, ma deve trattenersi, sa che Martino non la prenderebbe bene.
“Beh? Su, dai, leggi, tanto ormai è ora di pranzo…”
“Luciano Galazzi, – comincia Marta – lo leggo com’è scritto?”
“Si dai, fai la maestrina, questo è ammericano cazzo, dai dai.”
“Nato a: Frittole, che non credo sia in America eh.”
“Ahah, che simpatica. Vai avanti vai, vedrai che curricula…”
“Ce n’è solo uno – dice Marta, ma lui non capisce. – Professione: Inventore.”.
“Ahhh, lo dicevo io! Un cazzo di inventore ammericano!” esulta Martino.
“Invenzioni principali: Birra senza zucchero, Bollitore a pile. Formazionne: autodidanta.
Finito. Dell’America proprio non parla.”
“Ok, ok, non vuoi crederci, non vuoi credere all’inventore della birra senza zucchero? Fai pure, resta a croghiolare nella tua ignoranza. Sarai contenta dai, adesso mi hai rovinato la giornata, su vai a preparati che usciamo.”
“Martino crogiolarti… Senti non te la prendere, ma credo che dovremmo lasciarci Martino. Guarda davvero non è per te o per le tue idee, io le rispetto, ma è per la grammatica, io proprio…”
“Cazzo lo sapevo.” Martino sbatte la mano aperta sul tavolino, poi strappa il telefono dalle mani di Marta. “Lo sapevo che eri una Gammatica, avrei dovuto capirlo subito, dannata conlaborazionista. E io ti ho pure svelato le fonti.” Martino le punta il dito contro, ma non trova parole. Indignato, raggiunge la porta sempre minacciandola col dito e scappa fuori.
Martina alza le spalle: “O tempora, o mores.” dice.