Che roba da anni venti. Va beh che i nostri governanti sono del giurassico, però fare ancora le parate militari nel 2010 è proprio ridicolo.
Mi vien quasi da stare dalla parte di Maroni. Possibile che non si trovi un modo migliore di celebrare la nostra piccola, pericolante e cara Repubblica. Poi si lamentano che gli italiani non sentono la festa. Lo credo, che dovremmo fare, stare davanti alla tv a guardar passare i carri armati e i bersaglieri, manco fossimo in Corea.
Per il prossimo anno proporrei il pic-nic della bandiera, una bella esplosione di porchetta e salamella per tutti, sicuro che a quel punto si mettono d’accordo.
Si sa che gli italiani quando c’è da mangiare…
effettivamente…nn avendo la televisione mi ero perso i marinaretti, i bersaglieri e le frecce & pisolo e B che applaudono/ridono/sguardo catatonico di pisolo…mah..
in linea di massima ci potrebbe anche stare una parata di militari (di cose buone ne fanno, poracci), … ma anche, assieme, una parata di gente che lavora, bambini e ragazzi delle scuole, medici e infermieri, insegnanti… insomma gente normale. che la repubblica venga celebrata solamente con grande spolvero di carri armati & co, mi sembra forse un po’ discutibile. Ok a politici e discorsi (certo che poi i discorsi celebrativi fatti da molti dei nostri politici inducono al suicidio di massa, anzi all’omicidio, forse), ma anche dovrebbe esserci una dimensione piu’ popolare, di vera festa tra le persone (pensa a cosa non fanno gli americani per il 4 di luglio…). e’ anche vero che noi italiani il senso della patria, della appartenenza a questa “cosa italia” non e’ che l’abbiamo molto sviluppato. pensa a quanti di noi NON conoscono il nostro inno (io per primo): sintomatico della nostra ignoranza della storia patria. soluzioni? io mega pessimista. forse pero’ iniziare a studiare meglio cosa siamo stati, da dove arriviamo, quale e’ stato il nostro passato ecc…a scuola poi si dovrebbe studiare molto meglio il fascismo e quello che ha comportato: le sue gravissime responsabilita’, la catastrofica avventura coloniale italiana in africa. troppo spesso (per lo meno ai miei tempi, a scuola. meta’ anni 80) non lo si fa seriamente. I miei amici tedeschi venivano, da ragazzini, portati ai campi di concentramento perche’ vedessero i luoghi dell’orrore. si dovrebbe avere questo atteggiamento “serio” anche da noi… forse allora le nuove generazioni inizieranno ad apprezzare il concetto e la realta’ di “repubblica”
temo che questa tradizione (festa della repubblica = trombette e fucili) rimarra’ ancora per molto. stefano
visti i tempi di rinnovamento dei nostri eroi temo anch’io che non ci libereremo in fretta della paratona…